È inutile! Mi arrendo! Dopo svariati tentativi, mi arrendo.
È trascorso più di un mese dal rientro dalle vacanze e non ho trovato la giusta ispirazione per poter buttare giù quattro righe decenti in un post strepitoso che potesse raccontarvi le nostre bellissime vacanze, ma siccome non sono ispirata ho deciso di pubblicare un breve racconto senza infamia né lode pur di sbloccare questa situazione.
Le nostre vacanze quest'anno sono state molto movimentate abbiamo passato una prima parte in Abruzzo, prevalentemente a Collelongo, paesino salito recentemente alla ribalta delle cronache come ben sapete, lì abbiamo trascorso i giorni di ferragosto e il 16 agosto, giorno di San Rocco, il santo patrono.
L'agitazione si sente dai giorni precedenti, quando i due panifici del piccolo paese cominciano a sfornare a ritmi serrati i dolci tipici delle feste, mentre gli operai montano le luminarie sulle strade, e nelle case si preparano le lasagne per il pranzo del giorno di festa. Il giorno della festa la sveglia è a dir poco traumatica, le campane iniziano il loro tintinnare incessante alle 7 di mattina, se non bastasse e volendo continuare a crogiolarsi nel letto, la banda musicale inizia a percorrere le strade paesane a suon di trombe e tamburi. Ormai sei sveglio, non resta che alzarti, aprire le finestre e goderti l'arietta fresca e frizzante che ti rinvigorisce e goderti lo spettacolo della natura. Un’allegra colazione e poi tutti ad accaparrarci il turno nell'unico bagno della casa (con tre bimbe piccole! Vi lascio immaginare) e poi via si scende in piazza per assistere alla processione.
Un salto nel passato, non sono più abituata mi sembra di vedere il film con Nino Manfredi Per grazia ricevuta: “Viva Viva Sant'Eusebio”, ricordate? Al rientro a casa, stanchi e affamati, ci si appresta a divorare gli immancabili agnello e pecora alla brace, la scamorza alla brace, gli arrosticini e poi dolci e vino a volontà.
Il 17 di agosto: pronti, via! Subito ritrasferiti a Milano e via verso nuove avventure, abbiamo preso il nostro bel volo economico destinazione España, Alicante. Anni or sono, da giovane studentessa universitaria, finii in questa strana cittadina spagnola, che a dir il vero di spagnolo ha ben poco, è in costa Blanca, nella regione Valenciana, sì proprio quella della mitica paella, è una città che ha visto il suo sviluppo negli anni 70, ha poca storia spagnola, a parte il barrio tipico e la festa dei mori e dei cristiani, commemorazione delle battaglie dei cristiani contro le invasioni degli arabi, per il resto potresti pensare di trovarti a Miami, o in un'altro posto qualsiasi della Florida, ampie ampissime spiagge bianche con grattacieli che spiccano a ridosso dell'immancabile paseo, sul quale si affollano locali e localini uno accanto all'altro hai solo l'imbarazzo della scelta, dalla bocadilleria, alla taperia passando per il ristorante italiano o vasco (leggasi basco), insomma l'ideale per godersela tutta. Quest'anno, dopo quasi 10 anni di assenza, ho accettato con molto piacere il caloroso invito della mia amica Olga, spagnola doc. Lei e Rafael ci hanno fatto sentire dei princicpi, ci hanno lasciato la loro casa e hanno vagabondato in cerca di un letto dove dormire tra casa della zia di Rafael e quella di sua mamma. Poveri! Penso che non potrò mai ricompensarli abbastanza. In un bel condominio dotato di tutti i confort con piscina campo da tennis e da calcetto, spiaggia a due passi insomma tutto da godersi alla grande. Le spiagge sono praticamente libere, ogni tanto ci sono gli ombrelloni di stabilimenti che al mitico costo di 3 euro al giorno puoi sceglierti in qualsiasi posizione dalla prima fila all'ultima, e con altri 3 euro hai anche il lettino. Altro mondo...
Ormai un mese fa ho ricevuto il mio primo premio!
Emozione grandissima e inaspettata! Per questo ringrazio tantissimo CriCri e mi scuso per il ritardo con cui pubblico il premio.
CriCri di Sognando in cucina premia Cotti e Mangiati:
"blog adorabile, nei colori che trovo originalissimi e nei piatti su cui sbavo costantemente!"
Ecco il regolamento del premio e le mie assegnazioni:
Il Brillante weblog è un premio assegnato ai siti e i blog che risaltano per la loro brillantezza sia per quanto riguarda i temi che per il design.
Lo scopo è quello di promuovere tutti nella blogsfera mondiale!
Saffron and Pepper
Per la sua grande capacità di narrazione e per i toni soft del blog perché lo rendono piacevole.
E poi... perché è la mia grande amica!
Mamma in corriera
Perché leggerlo mi mette di buon umore, mi sembra di veder raccontate alcune mie esperienze di vita
Essenza indivisibile
Perché da buona abruzzese ha creato un blog accogliente e pieno di gustose curiosità
Alberto La Rocca
Perché è se stesso, qualità rara da trovare in rete
Dolci ricette
Perché la sua grafica mi fa fare un tuffo nel passato, mi sembra di entrare in un ricettario di Maria Rosa
Una colica d'acqua
Per il suo modo di scrivere schietto e sincero e per la ricercatezza delle sue ricette e le segnalazioni dei locali
Fragole e cioccolato
Per il design fantastico, le incredibili foto e le ricette particolari
Condivido l'assegnazione del premio di CriCri a Mikamarlez dei Pasticci di memole che definirei semplicemente esilarante!
Complimenti a tutti!
Ciao!
Siamo tornati a casa dopo un po' di sane vacanze, da domenica Milano ci ha di nuovo accolto nel suo rumoroso grigiore, niente a che vedere con quello che abbiamo lasciato. Abbiamo ancora un po' di cose da sbrigare, ma anche tanto da raccontare, perciò presto faremo un post decente.
Intanto ringrazio CriCri di Sognando in cucina per il premio che mi ha assegnato: sono stupita e lusingata! Nei prossimi giorni provvederò a riassegnarlo.
Grazie CriCri!
Quasi non ci credo, sono arrivate le ferie!!!
Risy è già tornata nelle montagne natie, ha raggiunto la cucciola. Io sono rimasto a Milano con il gatto per fare gli ultimi scampoli di lavoro.
Non ce la faccio più! Davvero! E' stato un anno incredibilmente intenso, troppo forse. Senza che possa dire: ma ne vale la pena? Quanto tempo sottratto alle deliziose cene preparate da Bisy e gustate in seconda serata, magari da solo, perché determinati "task" non potevano attendere di essere completati. Ne vale la pena? Quanta stanchezza, mentale più che fisica, accumulata fino a toglierti le più normali facoltà psico fisiche, l'impossibilità di abbracciare la tua bimba e raccontarle storie di elfi e draghi, di streghe e folletti, o semplicemente dell'accaduto nel giorno che ci ha separato, e guardarla così, di taglio nella penombra del suo sonno tranquillo cercando un motivo che ti faccia dire: ma ne vale la pena? Poi cerchi di tirarti su pensando che tutto sommato è un bel lavoro, forse un po' sottopagato, ma che ti consente di vivere in una bella casa e assicurare un certo benessere... Ma è proprio così? Trascorrere 13 ore della propria giornata a realizzare i piani di qualcun altro come può produrre benessere? Quando si accorgeranno in azienda che la qualità del tempo che trascorriamo a produrre vale di più della produzione stessa? Che il capitale umano non è una figura retorica ma un bene prezioso al quale dovrebbero dedicare una voce di budget? Che ce ne facciamo di ciò che viene prodotto nell'infelicità o peggio nell'apatia? Qualsiasi lavoro facciate, chiedetevi se almeno non vi renda infelice, o non vi sottragga alle occasioni di felicità, perché se così fosse, la domanda sarebbe sempre la stessa: ma ne vale la pena?
Un saluto a tutti e un augurio di buone ferie, ci si rilegge a settembre per tornare ai fornelli più carichi che mai!
A presto!
Domenica mattina di agosto, mi sveglio più rimbambita di quanto non sia andata a letto la sera prima.
Il micio - eh sì perchè forse non vi ho detto che la primavera ci ha portato un gatto, gradito ospite
della nostra piccola dimora - ha grattato alla porta dalle 4 di notte perché era in preda a una crisi di coccole.
Gli apriamo la porta, lo facciamo saltare sul nostro letto e lui, incontenibile felino, non vuole dormire ma mordicchaire
i nostri piedi. Quindi, dopo un'ora di trattative, riusciamo a farlo appisolare e noi con lui. Ma ecco che spunta dalla
porta la cucciola sonnabula che, disturbata da graffi e miagolii, cerca rifugio tra le pieghe del nostro letto munita
di cuscinetto e di inseparabile orsetto, si sistema in mezzo con la testa capovolta rispetto alle nostre e quindi i suoi
deliziosi piedini vanno a x random tra me e bisy.
Alla fine siamo diventati cinque: noi tre, il gatto e l'orso. Forse avremo un pò di pace e riusiremo a farci ancora
un paio d'ore, ma ecco che adesso il gatto si è destato e gioca con il ciuffo di capelli della piccola, lei si muove,
si rigira e Busy disperato si alza, prende il gatto e lo risbatte in soggiorno, chiude tutte le porte e si mette nel letto
della piccola. Oooohhhh, pace. Un'ora neanche, 8.47 la piccola strimpella che vuole i cartoni per restare a letto, insomma
una come si deve alzare dopo una notte/alba di domenica così? Minimo mi girano le balls non credete?
E così mi alzo, preparo la colazione e la servo al letto ai due poltroni, attacco l'immancabile lavatrice e mi sprofondo nella poltrona, annuncio che non ho voglia di fare nulla, ho cucinato ieri e quindi il pranzo è pronto, la casa è abbastanza in ordine e pulita e nelle due ore che mi separano dal pranzo voglio rilassarmi pensare a me.
Improvvisamente, sprofondata nella poltrona, mi sento smarrita: ho del tempo per me cosa faccio? Potrei farmi una ceretta casalinga così da sfoggiare la gonna domani in ufficio... Ma no! Non mi va di alzarmi, scaldare la ceretta, stare china a strapparmi i peli. No! Li lascio lì. Allora potrei leggere, ma poi mi passa la voglia, il cervello vuole stare a folle. Allora navigo un po', però pensandoci bene non ho nessun tema caldo da seguire.
E così mettendo in ordine mi è venuta tra le mani questa splendida ricetta di Pasta alla pecorara, identificata BY SIMINETTA, per ricordarmi chi me l'aveva passata. La prima volta che Siminetta, come chiamo io la mia carissima amica, me l'ha cucinata eravamo studentesse universitarie, io a Perugia, lei a Roma. In occasione di feste o shopping per saldi a me piaceva fare un salto a Roma ed ero immancabilmente ospite nella sua graziosa casetta, era uns domenica, non so perché ero a Roma, forse per qualche fuitina amorosa, chissà... non eravamo sole, ricordo che a tavola c'era qualcun altro che non riesco ad individuare nella memoria e lei ci fece questa deliziosa ricetta, molto elaborata e molto buona. Scorro le pagine, leggo, mi emoziono, mi alzo e cucino la pasta. Ovviamente estendo l'invito a tutto il IV piano visto che la ricetta è corposa di ingredienti, elaborata e buonissima. A fine pranzo tutti si leccano i baffi, gatto compreso mentre assaggia i resti della teglia. Che dirvi? Il piatto merita, non è propriamente estivo, però... buona cucina e buoni ricordi a tutti!
Chiudo con una chicca di saggezza: "Nella vita possono portarci via tutto quello che abbiamo ma non i ricordi, che restano e resteranno sempre solo nostri. È una grande risorsa, non sprechiamola: ha un grande potenziale"
Possibile che ogni anno sbaglio sempre il periodo delle ferie?
Questa cosa mi fa impazzire: nel mio ufficio entro il 30 marzo si decidono le ferie di tutti i ponti - Pasqua, Festa della Repubblica, Primo maggio, ecc. - e delle ferie estive! Ora mi domando... capisco tutto, ma uno può sapere con certezza a marzo quando fuori c'è pioggia e freddo quando vuole andare in vacanza?
È pazzesco, la situazione è questa: a gennaio rientrati dalle ferie di Natale, una mia collega si attacca al telefono e comincia a telefonare armata di depliant a tutti i villaggi di Calabria e Puglia. Dopo 15 gg in cui questa cosa si ripete domando: "Scusami ma quando vai in ferie?" intendendo, forse vuole farsi una settimana in primavera? E lei candidamente: "No le prime due di agosto" Cosa??? Le prime due di agosto? Mi sembra un 'eternità! L'anno è appena iniziato, nelle chiese che seguono il vecchio rito il presepe non verrà smontato fino al 2 di febbraio, io ho ancora in bocca il sapore del torrone, ho ancora pacchettini da scambiare con qualche amica ritardataria e questa pensa già ad agosto? Ma mancano 8 mesi ad agosto!!!
Mi mordo le mani stile Fantozzi nei suoi odiosi film. Torno al mio lavoro inquieta. Ecco arrivare la mail del personale: inderogabilmente entro il 31 marzo bisogna comunicare le ferie al proprio responsabile, che inderogabilemente entro il 30 aprile provvederà, verificate le necessità, a confermarle. È arrivato anche il mio momento, mi spingono a scegliere il mio periodo di ferie, la mia testa è piena delle lucette di Natale e di panettone ma io devo scegleire le ferie!
Chiedo appuntamento formale a mio marito: "Ehi ragazzo, stasera non ti inventare niente, calma tutti i tuoi bollenti spiriti, ché dobbiamo decidere le ferie di agosto" dall'altra parte il slenzio... poi un "vabbè" molto tirato
E così accade che alle ore 22, pargola a letto, noi smunti seduti a tavolino con calendario alla mano e armati di foglio e penna ci prepariamo a formalizzare una equazione algebrica che farebbe spaventare anche il genio di Numb3rs.
I punti di partenza:
L'equazione con il quadro delle settimane e molteplici scarabocchi sul foglio è pronta all'incirca alle 2 di notte, stanchi storditi e assonnati ce ne andiamo a dormire e tutta la notte un tarlo attacca il mio cervello:
"Avremo fatto le scelte giuste? Il giorno dopo tra vari ripensamenti e prese di coscienza comunico con il mal di pancia i giorni di ferie che saranno irremovibili come da disposizioni, cerco però di convincermi che in fondo abbiamo scelto un lungo periodo dal 2 agosto al 5 settembre, chi lavorerà una settimana chi l'altra, poi tre settimane insieme insomma tutto ok! Sono serena!
Ma...ma...c'è sempre un ma.. siamo a maggio iniziano i primi problemi... io che non ho telefonato a gennaio nei villaggi, per agosto trovo tutto prenotato (e meno male che c'è la crisi economica!) almeno in quelli che abbiano un buon rapporto qualità prezzo. Certo potrei sempre andare al club Valtur di Ostuni, 5000 euro in tre per una settimana, oppure in qualche camping a 1.8 km dal mare con mobilhouse (leggasi roulotte) e servizi esterni... no non posso, non fa per me! Per cui annulliamo prima settimana di agosto, la spostiamo alla prima di settembre che è molto più economica, e la cucciola? Vabbè una settimana la porteremo dalla zia, quindi già la spesa viaggi lievita dovrò scendere e salire nel we per portarla dalla zia, siamo a luglio i problemi aumentano e le settimane "scoperte" sono due, quindi la permanenza si allunga dalla zia e da qualcuno tra gli altri parenti di buona volontà che vorranno accoglierla.
Ma non finisce qui! Probabilmente il maritozzo non riuscirà a prendersi i miei stessi giorni a cavallo di ferragosto, quindi io scenderò prima a recuperare la cucciola, poi lui ci raggiunge e poi finalmente prenderemo il via per le meritatissime ferie. Frattanto però ogni settimana assisto impassibile a colleghi che vanno e vengono, tutti hanno già fatto minimo una settimana alcuni già tre e io soffrom vorrei ora andare in ferie non dover aspettare ancora tre lunghe pesanti settimane per poter arrivare al 9 agosto.
Risultato: tanta pianificazione e tanta insoddisfazione, ho sbagliato i calcoli algebrici, ho perso delle ore di sonno, mi sono crucciata nella decisione, e ora voglio andare via e mi tocca aspettare. Ecco cosa significa pianificare quando ancora hai nelle vene lo spumante delle feste natalizie
Ps.Acthung! A settembre, quando rientrerò, inzia il nuovo tour: bisognerà decidere le ferie per novembre dicembre e gennaio e pronti, via ricomincia la giostra e l'anno è passato, ma si può vivere così?
Vi farò sapere quanto mi sarà costata alla fine questa giostra di sali scendi, alla faccia delle vacanze economiche!
Per consolarmi mi dò alla cucina, cosa può distogliere la mia mente dalle ferie?
La mia bellissima sorellina, che in cucina non è proprio una maga, ogni tanto tira fuori dal cappello delle meraviglie una ricettina niente male come questa che vi riporto, l'ho chiamata rigatoni alla cinese perchè ha degli ingredienti che si trovano spesso nei piatti cinesi, ma sappiate che non ha nulla a che fare con la tradizione e la cucina cinese!
Per scrivere ho bisogno di ispirazione, questo periodo è stato ed è molto pesante e l'ispirazione insieme con la voglia di cucinare ovviamente ce n'è poca, poi c'è il caldo, la dieta... eh sì, perché sono rigorosamente a dieta!
Devo dimagrire 15kg! Chi ci crede?
Sarebbe un miraggio stratosferico. Però ho tutte le intenzioni di questo mondo, dire di no a tutte le tentazioni non è sempre facile. Evito il più possibile ma ogni tanto una cucchiaiata di tiramisù ci scappa. Giro da mesi tra un dietologo e un altro, cosa abbastanza comune tra coloro che vogliono o devono dimagrire e non ci riescono. La colpa sembra essere sempre di qualcun altro o di qualcosa di metafisico. Spesso io stessa ricorro a quei mezzucci, tentativi strampalati di giustificarsi: “mah non capisco, non mangio nulla eppure ingrasso!” Oppure: “faccio tante rinunce e non dimagrisco”. Certo, bisognerebbe definire esattamente il significato di “non mangio tanto” e “faccio rinunce”. Noi in sovrappeso - mi ci metto io per prima - tendiamo sempre a non conoscere il nostro problema fino in fondo, ma ne prendiamo benissimo atto quando entriamo in un negozio e tutto quello che ci piace non è della nostra taglia.
Essere magre conviene sotto tanti punti di vista e intendo elencare tutti quelli che io ho riscontrato essere validi:
Vi aggiorno sulla dieta, se mai avrò risultati, intanto consolatevi come mi sono consolata io!
Il tempo vola e non si riesce mai a fare tutte le cose che si vorrebbero, io arrivo ogni sera con il fiato corto e non solo per la intensa calura di questi giorni. I nostri weekend dell'ultimo mese sono stati impegnati in cerimonie: maggio e giugno si sa sono mesi dedicati alle feste e così siamo saltati da Milano a Roma e da Roma in Abruzzo come grilli salterini tra un matrimonio e l'altro tra una comunione e un battesimo. Tutti eventi molto belli, tutti intensi e partecipati, tanta gioia e tanto cibo superlativo, accompagnato come vuole la tradizione da tanto buon vino e qualche volta da un bel calice di champagne: di ognuno vi faccio vedere qualche foto, indovinate le locations ?
(ricetta tratta da "La mia Cucina", n.40, novembre 2001, pag.7)
Anche quest'anno la vecchina con la scopa che non è una strega, ma la più simpatica Befana ha deciso di regalarci una bella giornata di regali, cibi, dolcezze, allegria tra amici e qualche bilancio sul tempo che passa che fa sembrare tutto un po' diverso. Cambiato in meglio, no... più semplicemente diverso. Dopo una nottata di meditazione con Risy sul perché ciò accada, su quanto perdiamo negli anni, sul veglioncino che non c'è più, sul nostro pigro assecondare gli eventi che non accadono se noi non lo vogliamo (insomma, non è che si sia dormito un granché), stamattina ci siamo alzati con una strana verve, sapendo che ci aspettava la pantomima per la nostra bimba, per farle sentire il passaggio della vecchina. Risy aveva curato tutti i dettagli: il caffé e i biscotti per la colazione, un goccio di liquore per riscaldarsi, un'ottima accoglienza per chi viaggia su scopa in questi tempi da ecopass, e le immancabili calze riempite di ogni ben di Dio.
La nostra cucciola ha gradito, non c'è che dire, questo ulteriore rinnovo del mistero del dono ricevuto da una figura fiabesca intravista in un libro di storie e in qualche personaggio travestito in Piazza Duomo. Si è anche stupita del fatto che al suo papà, a me, non è arrivato il carbone: “Mica sei stato così buono!”, ha detto. Cominciamo bene, se a cinque anni mi vede così, quando ne avrà diciotto potrei avere bisogno di un avvocato. Neanche il tempo di ragionare su questo e i ritmi di Risy ci riportano alla realtà: tra meno di mezz'ora i nostri amici si presenteranno a casa per un giro in centro a vedere la processione dei Re Magi dal Duomo verso la chiesa di S. Eustorgio e poi il pranzo, la convivialità, di nuovo i doni.
Per quanto velocemente ci siamo preparati, e una volta che i nostri amici ci hanno raggiunto, siamo riusciti a vedere passare il 57 che ci avrebbe portato in centro in tempo utile per la manifestazione costringendoci a ripiegare su un tram che ci ha fatto tardare di 20 minuti circa rispetto all'orario previsto. Bene. Era tutto finito. In quei 20 minuti i Magi devono aver avuto davvero fretta, se hanno percorso il seppur breve tragitto senza lasciare traccia dei proseliti. Tipica efficienza milanese, non hanno perso un minuto e hanno fatto il percorso nel tempo che ci vuole, senza esitazione e a passo svelto. Ironia della sorte: lungo il percorso c'erano dei tizi che proponevano uno “Stress Test” e ci hanno chiesto: “Secondo voi è vero che i milanesi sono stressati?”. Beh, chiedetelo ai Re Magi, se non è stress, allora è doping!
Le nostre donne non hanno sprecato di certo l'uscita al centro e hanno ripassato la lezione dei saldi, stranamente senza acquisti, come dicevo, le cose cambiano...
Siamo tornati a casa con una fame da lupi, col pensiero che per fortuna gli antipasti erano pronti, la lasagna solo da mettere in forno, come la tagliata, e la tavola già imbandita. Ma veniamo ai particolari...
La tavola è rimasta apparecchiata per tutto il pomeriggio, i bimbi mettevano a soqquadro la casa e mentre noi passavamo da un liquorino digestivo all'altro nel frattempo ci ha raggiunto un'altra coppia di amici, con i quali ci siamo scambiati, un po' in ritardo i doni di Natale: su tutti spicca un gigantesco Lindor XXL da 900 grammi, nonché il completo da minigolf in miniatura che ci ha ispirato il racconto di una mitica “hole in one” del nostro amico, impresa mai riuscita al suo futuro suocero in trent'anni di golf. Il pranzo (e la giornata) si è chiuso allegramente intorno alle 20:00 con un brindisi a base di Berlucchi propiziatorio per l'annuncio bomba delle nozze prossime dei nostri amici: dunque non è più vero che tutte le feste porta via...
I preferiti di Risy...
Musica:
Pino Daniele, Renato Zero, Ligabue, F. De Gregori, e poi musica Jazz, soul, blues, Bossa Nova.
Libri:
La Casa degli Spiriti, Siddartha, Il codice da Vinci, La Casta, i romanzi di Sveva Casati Modigliani, Al di là del bene e del male, Il signore delle Mosche.
Film:
Tutti quelli del mitico Totò, del grande Pedro Almodavar, Il Signore degli Anelli, Ti presento Joe Black, Philadelfia, Via col Vento, C'era una volta in America, Chocolat. Le serie TV: Alias, Una mamma per amica, Grey's Anatomy, Dr House.