Anche quest'anno la vecchina con la scopa che non è una strega, ma la più simpatica Befana ha deciso di regalarci una bella giornata di regali, cibi, dolcezze, allegria tra amici e qualche bilancio sul tempo che passa che fa sembrare tutto un po' diverso. Cambiato in meglio, no... più semplicemente diverso. Dopo una nottata di meditazione con Risy sul perché ciò accada, su quanto perdiamo negli anni, sul veglioncino che non c'è più, sul nostro pigro assecondare gli eventi che non accadono se noi non lo vogliamo (insomma, non è che si sia dormito un granché), stamattina ci siamo alzati con una strana verve, sapendo che ci aspettava la pantomima per la nostra bimba, per farle sentire il passaggio della vecchina. Risy aveva curato tutti i dettagli: il caffé e i biscotti per la colazione, un goccio di liquore per riscaldarsi, un'ottima accoglienza per chi viaggia su scopa in questi tempi da ecopass, e le immancabili calze riempite di ogni ben di Dio.
La nostra cucciola ha gradito, non c'è che dire, questo ulteriore rinnovo del mistero del dono ricevuto da una figura fiabesca intravista in un libro di storie e in qualche personaggio travestito in Piazza Duomo. Si è anche stupita del fatto che al suo papà, a me, non è arrivato il carbone: “Mica sei stato così buono!”, ha detto. Cominciamo bene, se a cinque anni mi vede così, quando ne avrà diciotto potrei avere bisogno di un avvocato. Neanche il tempo di ragionare su questo e i ritmi di Risy ci riportano alla realtà: tra meno di mezz'ora i nostri amici si presenteranno a casa per un giro in centro a vedere la processione dei Re Magi dal Duomo verso la chiesa di S. Eustorgio e poi il pranzo, la convivialità, di nuovo i doni.
Per quanto velocemente ci siamo preparati, e una volta che i nostri amici ci hanno raggiunto, siamo riusciti a vedere passare il 57 che ci avrebbe portato in centro in tempo utile per la manifestazione costringendoci a ripiegare su un tram che ci ha fatto tardare di 20 minuti circa rispetto all'orario previsto. Bene. Era tutto finito. In quei 20 minuti i Magi devono aver avuto davvero fretta, se hanno percorso il seppur breve tragitto senza lasciare traccia dei proseliti. Tipica efficienza milanese, non hanno perso un minuto e hanno fatto il percorso nel tempo che ci vuole, senza esitazione e a passo svelto. Ironia della sorte: lungo il percorso c'erano dei tizi che proponevano uno “Stress Test” e ci hanno chiesto: “Secondo voi è vero che i milanesi sono stressati?”. Beh, chiedetelo ai Re Magi, se non è stress, allora è doping!
Le nostre donne non hanno sprecato di certo l'uscita al centro e hanno ripassato la lezione dei saldi, stranamente senza acquisti, come dicevo, le cose cambiano...
Siamo tornati a casa con una fame da lupi, col pensiero che per fortuna gli antipasti erano pronti, la lasagna solo da mettere in forno, come la tagliata, e la tavola già imbandita. Ma veniamo ai particolari...
Antipasto della casa
- taleggio d'alpeggio servito con miele di castagno e noci
- toma d'alpeggio servita con mostarda di pere viadanese
- prosciutto di parma e melone d'inverno
- zucchine casalinghe marinate sott'olio
- misto di salumi con ciauscolo marchigiano, salsiccia di fegato abruzzese, salamella cremonese
Lasagne tartufate
Ingredienti per 6/8 persone
- sfoglia per lasagne
- besciamella
- misto di funghi con champignon, pleos e pioppini
- crema tartufata
- parmigiano grattuggiato
- burro
- 3 mozzarelle
- carne macinata
- 2 salsicce
Anzitutto preparare gli ingredienti del ripieno: la besciamella con un litro di latte, burro, farina aromatizzata con pepe bianco e noce moscata, il misto di funghi trifolato in padella con aglio, prezzemolo, peperoncino e salsiccia sbriciolata. Scaldare in padella con olio e aglio la carne macinata e sminuzzare le tre mozzarelle. Predisporre quindi in una pirofila il fondo di besciamella poi gli strati di pasta distribuendovi sopra tutti gli ingredienti del ripieno e aggiungendo in ogni strato un paio di cucchiaini di salsa tartufata. L'ultimo strato fa da copertura con una sfoglia di pasta, parmigiano e fiocchetti di burro. Cuocere in forno a 180° per una quarantina di minuti. Servire calda.
Tagliata di vitello
con contorno di purée e spinaci saltati in padellaProcurare un bel pezzo di polpa di carne di vitello, metterlo con rosmarino, sale e olio in una teglia di terracotta e passarla in forno per 20-25 minuti a 200°, quindi servire a fettine sottili con olio di cottura e a piacere aceto balsamico oppure olio crudo e limone.
Torta meneghina
Grigliate in forno fette di panettone tradizionale milanese (basso con uvette) con zucchero a velo, bagnate con Grand Marnier e servite con crema inglese e misto di frutti di bosco.
Ananas al maraschino
Mettete a macerare dalla sera prima spicchi di ananas in maraschino e zucchero.La tavola è rimasta apparecchiata per tutto il pomeriggio, i bimbi mettevano a soqquadro la casa e mentre noi passavamo da un liquorino digestivo all'altro nel frattempo ci ha raggiunto un'altra coppia di amici, con i quali ci siamo scambiati, un po' in ritardo i doni di Natale: su tutti spicca un gigantesco Lindor XXL da 900 grammi, nonché il completo da minigolf in miniatura che ci ha ispirato il racconto di una mitica “hole in one” del nostro amico, impresa mai riuscita al suo futuro suocero in trent'anni di golf. Il pranzo (e la giornata) si è chiuso allegramente intorno alle 20:00 con un brindisi a base di Berlucchi propiziatorio per l'annuncio bomba delle nozze prossime dei nostri amici: dunque non è più vero che tutte le feste porta via...