Ciao sono Bisy, l'altra metà di Risy in questo blog e nella vita!
Esordisco con questo post nel quale vi racconto la nostra vacanza nella costa d'argento della splendida Maremma Toscana che ci ha tenuti lontani per un po' da questi schermi e ci ha consentito di raccogliere stimoli e sapori che speriamo vi stuzzichino l'appetito.
Magari vi suggeriscono anche qualche idea per le vacanze...
Tutto inizia da una ricerca di Risy su Google, a caccia di un posto dove fare una settimana di mare per "spezzare" il ritmo lavorativo e consentire alla nostra cucciola di affrontare poi la scuola estiva dopo una pausa tutta spruzzi e giochi di sabbia. Ad onor del vero se esistesse il motore perfetto per la ricerca di una vacanza, Risy dimostrerebbe che perfetto non è, data la quantità di vincoli "assurdi" che impone: entro un budget definito tipicamente inferiore a quello dell'anno precedente, luogo non troppo distante perché il viaggio aumenta i costi e lo "sbattimento", location distante dal mare max 50 metri (51 è tollerato se il metro in più è in giardino), mare bandiera blu nell'anno in corso e possibilmente in altri 2 anni precedenti, sabbia fine, niente scogli, ingresso moderatamente profondo, meglio se con secche, per consentire accesso facile alla bimba (in realtà è per lei che per bagnarsi fin sulle ginocchia mette un salvagente a ciambella di 1 metro e mezzo di diametro), spiaggia non troppo frequentata, meglio se selvaggia di quelle con accesso da un boschetto pieno di rovi... piccolo particolare, se vuoi essere selvaggia, devi accettare qualche serpentello ogni tanto, ma no, il motore perfetto troverà la spiaggiaselvaggiasenzaserpenti che fa al caso nostro... Ovviamente immersione totale nel verde e inquinamento zero sono "must" per chi vive a Milano. Ebbene, a furia di oliare google, la nostra sorprendente Italia ci ha offerto l'ennesima perla: un casale d'epoca ristrutturato a due passi da una delle più belle coste nostrane, l'Argentario, che incredibilmente risponde a tutti i requisiti di Risy: prenotiamo convinti anche solo dalle immagini del sito...
L'appartamento riservato era disponibile solo da domenica mattina, per dare retta a Risy mi sono lasciato convincere a partire un giorno prima per "recuperare una giornata" come suole dire lei... Beh io vi racconto com'è andata poi giudicate voi... Ovviamente venerdì sera non siamo stati in grado di preparare la partenza anticipata, anche perché dovevamo trovare comunque un posto dove dormire. Decidiamo di preparare i bagagli e rimandare al giorno dopo la scelta del posto dove andare. La mattina successiva il programma di Risy era: sveglia alle otto, preparazione entro le otto e quindici, scelta del posto entro le otto e trenta, mentre io caricavo la macchina in max dieci minuti, partenza a razzo alle 8 e 45 (beh, aveva calcolato un po' di ritardo) arrivo stimato in 4 ore (ma che macchina abbiamo?), pranzo al sacco o panino e giro turistico della zona, poi cena in ristorantino tipico, nanna e giorno successivo di inizio ufficiale della vacanza marina. Alle 14 e 45 del giorno dopo una Risy con gli occhi iniettati di sangue sbatte la portiera del passeggero sotto lo sguardo attonito della cucciola. Siamo diretti a Grosseto, o almeno questo mi ordina di impostare sul Tom Tom One, navigatore satellitare con cui ha ingaggiato una lotta senza quartiere. E credetemi, non so come, sta vincendo lei!
Alle 19 circa, dopo un viaggio costellato dalle imprecazioni contro il navigatore, arriviamo al luogo da lei selezionato in una modalità che vi risparmio: L'hotel ristorante "Il Cacciatore" di Orbetello, di cui vedete qualche foto. Per fortuna del programmino si è salvata la cena, il nome del ristorante non è casuale, per questo optiamo per una cena che esalti il gusto della cacciagione. Mediamente soddisfatti ce ne andiamo a dormire con il vago sentore che quella cena non sia costata pochissimo... Il giorno dopo il conto: 190 euro tra stanza e cena + tentativo di furto con scasso della serratura dell'auto nuova di tre mesi. Per fortuna la serratura elettronica funzionava regolarmente, per cui ce ne andiamo contenti di avere la bella giornata di sole davanti a noi, grazie al fatto di aver anticipato la partenza, spendendo il 30% in + del budget. Mah... siamo in vacanza, meglio non pensarci.
Raramente l'impatto con ciò che avevamo visto solo su un sito ci ha sorpreso in meglio come in questo caso. Il Casale Voltoncino è veramente accogliente, molto curato nella ristrutturazione, dotato di tutti i confort. Abbiamo riportato qualche scatto magari meno professionale di quelli presenti sul sito per darvi un'idea di come è stato l'impatto all'entrata e del piacevole "mood" che si è creato da quel momento in poi con la nostra dimora della pur breve vacanza.Unico neo che non avevamo previsto e non documentato sul sito è la vicinanza alla statale Aurelia, una delle strade più trafficate d'Italia, decisamente perdonabile grazie all'efficienza dei doppi vetri e del climatizzatore presenti in tutte le stanze di tutti gli appartamenti, più penalizzante in giardino quando ci si rilassava al rientro dal mare.
Per rientrare nel tema del blog, vi risparmio i dettagli sulla vita di mare e vi parlo di come si è espressa Risy in cucina: con meno risorse, l'attrezzatura non sua e comunque incompleta e ingredienti ridotti all'osso per vari motivi ancora una volta ha dato il meglio di sé, a cominciare da un binomio sicuramente consolidato, la pasta tonno e zucchine, per proseguire con il pesce fresco e in frittura.
Nei nostri giri turistici in una giornata incerta sul piano metereologico abbiamo approfittato per fare qualche scatto nella vicina Porto Ercole e un giro a Porto Santo Stefano meta di vip. L'obbiettivo in realtà era quello di capire se riuscivamo a trovare del pesce fresco. La fortuna ci ha aiutato e abbiamo potuto assistere allo scarico nel porto del pescato di un paio di pescherecci appena approdati. Abbiamo seguito le casse fino alle pescherie sulla banchina e poi lo abbiamo acquistato a un prezzo decisamente popolare. Tornati a casa abbiamo subito scaldato per 2 minuti i gamberoni in padella con un filo d'olio extra vergine toscano e ce li siamo gustati così, semplicemente saporiti in un modo mai sentito.
Anche del pesce bianco ha accompagnato la serata con un sapore almeno per me mai provato. La frittura di paranza e i gamberetti li abbiamo gustati fritti il giorno dopo in un pranzo con alcuni amici che erano ospiti del vicino camping. Il pescatore ci ha inoltre suggerito una ricetta per i "moscardini" o comunque non ricordo come ha chiamato quelli che vedete in foto: cuocerli con un soffritto aglio olio e peperoncino per 5-6 minuti, spruzzarli con il vino bianco, finire con un po' di prezzemolo tritato e usare come condimento degli spaghetti. Il tutto tanto buono da dimenticare di fare la foto finale...
È sabato 7 luglio, sono iniziati i saldi e una voglia irrefrenabile di shopping mi pervade, da
giorni visito i negozi che mi interessano cercando di scrutare quello che poi oggi ho intenzione di
comprare, qualche piccolo acquisto di sicurezza, non si sa mai finissero le taglie, appaga momentaneamente
la mia frenesia, ma alla fine coinvolgo una mia cara amica nella folle corsa all'acquisto, tutto è
pianificato, ci vediamo sabato nel primo pomeriggio, molliamo figli e mariti a Parco Sempione, dotati di
gettoni per le giostrine, kit di sopravvivenza (zainetto con succhi, the, acqua cibo e antizanzare),
l'obiettivo è non essere disturbate!
Prevediamo di far tardi la sera per cui io mi anticipo la cena, sempre per evitare gli isterismi di
mariti alle prese con figli famelici e così per loro preparo una bella insalata di riso di quelle che i bambini non possono rifiutare: mais, piselli, zafferano, wurstel!
Per i grandi decido di preparare con l'unico souvenir delle recenti vacanze toscane, il guanciale, uno
squisito sughetto all'amatriciana, come vuole la tradizione!
Insomma, prole sistemata, cena predisposta eccoci sulla griglia di partenza, in jeans e scarpe
comodissime armate di biglietto del tram, di carta di credito e vistosi occhiali da sole partiamo dirette
verso una delle mete classiche dello shopping: Corso Buenos Aires, la via come al solito pullula di gente,
si fa fatica a camminare speditamente, gettiamo uno sguardo veloce ad ogni singola vetrina che incontriamo,
che venda scarpe, mutande o play station, tutto oggi ha un suo fascino e merita uno sguardo anche se
fugace. Niente ci può separare dalla nostra meta, obiettivo number one: H&M.
Ecco ci siamo inizia la danza compulsiva dell'acquisto d'occasione a tutti i costi: ci facciamo largo a
fatica tra signore ingioiellate che cercano l'abitino di tendenza per sembrare più giovani, tra statuarie
bellezze nordiche che qualsiasi cosa indossino sembrano sempre delle dee, chissà perchè su di noi non fa lo
strsso effetto.
Dopo qualche ora di selezione accurata di modello taglia e colore, il mio braccio sta per spezzarsi sotto
il peso delle cose che una dopo l'altra ci ho poggiato sopra in attesa di guadagnare l'ambìto camerino di
prova, una fila interminabile ci separa dalla fatidica prova... pazientemente aspettiamo il nostro turno,
non proprio comodamente tra l'andirivieni di chi passa e chi prova e gli improperi delle commesse stanche
e stressate di dover risistemare sempre le stesse cose.
Siamo quasi in dirittura d'arrivo, a dirigere il traffico in ingresso alle cabine di prova, ancora una
volta una ossuta e severissima bellezza nordica che, posta una linea immaginaria dinanzi a lei chiede di
non superarla fino al momento del nostro turno, detta istruzioni su come provare le cose e su come
"cortesemente" riordinare quelle che non ci interessano su un appendiabiti dinanzi al camerino e
soprattutto "In due no!"
E dunque è la fine....
Passeremo il resto del tempo una dentro a provare, l'altra fuori col braccio anchilosato dal peso degli
ometti e dei vestiti da provare, che tenta con l'unica mano disponibile di recuperare al volo ciò che
all'altra non interessa dopo la prova e cercando disperatamente di risistemarla secondo le istruzioni
ricevute con l'unica mano rimasta abile.
Sono le 19.30, io non ho comprato nulla di tutto quello che credevo, la mia amica si trascina qualcosa sul
braccio, la nostra sete non è appagata e allora ci dirigiamo verso il reparto bambini e dopo aver toccato
tutto ma proprio tutto quello che c'era riesco a selezionare tre gonnelline, due vestiti, un giubbino, tre
paia di mutandine di snoopy, un coloratissimo poncho, tutto per la mia cucciola, ne sarà contenta?
Attanaglianata dal dubbio agguanto al volo una coloratissima collana che sicuramente la farà felice.
E vai un ultimo sforzo, guadagnamo la cassa proprio mentre si annuncia che il negozio sta per chiudere,
mentre attendiamo pazienti di pagare, ci chiediamo come mai non abbiamo sentito mai il cellulare suonare,
ma ecco puntuale arrivare lo squillo, i mariti pressano, l'ora di punta è arrivata, da questo momento in
poi vogliono sapere cosa fare, come farlo, e in quanti nanosecondi saremo a casa.
Cerchiamo di dar loro le istruzioni di base, paghiamo velocemente e ci dirigiamo a passo sostenuto verso la
metro e verso casa, felici e soddisfatte di aver comprato proprio quello che volevamo!
15 minuti e siamo a casa, il pomeriggio di "respiro" è finito, la tavola apparecchiata ci richiama alla
realtà: tre pargoli affamati e due mariti distrutti!
W i saldi, W i pomeriggi per sole donne, W la voglia irrefrenabile di shopping!
Questa è la ricetta del secondo piatto che ho preparato, assolutamente di mia invenzione, sperimentazione che si è rivelata una specialità:
I preferiti di Risy...
Musica:
Pino Daniele, Renato Zero, Ligabue, F. De Gregori, e poi musica Jazz, soul, blues, Bossa Nova.
Libri:
La Casa degli Spiriti, Siddartha, Il codice da Vinci, La Casta, i romanzi di Sveva Casati Modigliani, Al di là del bene e del male, Il signore delle Mosche.
Film:
Tutti quelli del mitico Totò, del grande Pedro Almodavar, Il Signore degli Anelli, Ti presento Joe Black, Philadelfia, Via col Vento, C'era una volta in America, Chocolat. Le serie TV: Alias, Una mamma per amica, Grey's Anatomy, Dr House.