Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Quando cercavamo casa nel quartiere di Milano dove vivevamo in affitto,
ci siamo innamorati di un cortile di una casa di ringhiera tinteggiata
di rosa e con le finestre verdi.
Non avremmo mai pensato che di li a qualche mese, un appartamento
di quella casa sarebbe diventato il nostro.
È una dimensione molto particolare quella della casa di ringhiera,
sicuramente ha degli svantaggi: senti e vedi chiunque passi davanti
alla tua finestra, ti sembra di essere in un quartiere di Napoli
con panni stesi e il vociare sulle balaustre, ma ha anche dei vantaggi,
per esempio la socializzazione.
Inevitabilemente la tua porta di casa non si chiude su un pianerottolo
anonimo del palazzo, ma su un piccolo mondo del quale conosci i volti,
le abitudini, le storie.
In questo contesto si possono fare piacevoli scoperte, come è successo a noi!
Un trait d'union: la cucina e il piacere della buona tavola, ed ecco che parla
oggi e parla domani, ci si scopre con una grande passione comune.
Siamo tutti vicini, tre appartamenti contigui, basterebbe buttar giù una parete
e avremmo un mega open space per far feste e aperitivi (beh è un piccolo sogno).
Siamo tutti così diversi, nessuno forse avrebbe immaginato che si nascondeva
dietro le apparenze un filo conduttore e una sintonia di intenti che ci ha
consentito di passare delle belle ore insieme, piacevoli, divertenti, goderecce.
Si va dalla giovane coppia italo- francese, precisa e squinternata allo stesso
tempo. Lei vivace, frizzante, un vulcano di simpatia e di idee, una gran compagnona,
lui apparentemente timido, riservato, con quel suo accento francese chic e divertente,
che non perde mai la battuta giusta al momento giusto. Dall'altra parte l'ingegnere
ex sancarlino amante della cucina e delle belle donne, che a casa sua non mancano mai:
un piccolo genio delle sperimentazioni culinarie.
E poi ci siamo noi, "'a famiglia", apparentemente i soggetti più responsabilizzati
dagli impegni, i più seri, eppure i nostri cortesi vicini con noi si divertono.
E meno male! Se no va a finire che ci sentiamo i più vecchi.
Da questa corrispondenza di amororsi sensi è partito un po' per scherzo un po'
per divertimento un incontro mensile, più o meno, in cui ci troviamo per gustare
le specialità che ciascuno di noi prepara. Ci siamo autodefiniti "Quelli del IV piano".
È tutto molto singolare, primo perché non è facile, in una città come Milano, che
ci si ritrovi tra vicini di casa a condividere la tavola, e secondo perché
ci divertiamo da pazzi. Organizziamo il menù, ci dividiamo i piatti da cucinare
e durante tutta la giornata è un grande via vai di pentole e piatti da un appartamento
all'altro.
In una occasione quel pazzo del "sancarlino" ha preparato 150 tortelli toscani,
una cosa da rimanerci secchi, lui per la fatica, noi per la squisita scorpacciata
(circa 70 in 7). Poi, durante la mattinata mentre preparava le carni per il ripieno,
io e Vulcano facevamo incursioni in casa sua per assaggiare il sughetto munite
di un pezzo di pane per il "puccino". Immaginate il tutto praticamente a colazione
della domenica: persino la mia cucciola, capita l'antifona, si è aggiunta
all'incursione e ha reclamato il suo pezzo di pane "pucciato".
In un'altra occasione invece Vulcano ha preparato uno stinco di Vitello da 1.8 Kg,
qualcosa di mastodontico e di superlativamente buono, non avrei mai creduto che un
pezzo di carne di quelle dimensioni potesse venire così tenera e buona (uhmmmmmmmmmmm),
ma lei con la sua amorevole presenza è rimasta vicino allo stinco per 4 lunghe ore,
ungendolo, spennellandolo, coccolandolo e difendendolo dalle grinfie del grasso e grosso
gatto (il suo) che lo puntava con sguardo libidinoso e con qualche disappunto del
consorte che avrebbe voluto per se le coccole in quelle 4 ore.
Io al confronto sparisco, questi sono grandi chef, mica scherzi. Al massimo li
ho inondati di gnocchi, con doppio assaggio di gnocchi di patate al ragù
e gnocchi di zucca al rosmarino.
Per le ricette occorre una e-collaboration, per cui io pubblicherò le mie,
le più significative, Vulcano e Sancarlino, aggiungeranno le loro!
E dico: guai a voi se non lo fate!
Al prossimo appuntamento da "Quelli del IV piano" che sarà prestissimo!
P.S. Auguro a tutti di avere vicini splendidi come i nostri.
Gnocchi di zucca
Ingredienti per 4/6 persone
- 1 Kg di zucca
- 150 g di farina
- 100 g di parmigiano grattugiato
- 2 uova
- 60 g di burro
- sale, pepe e noce moscata
- 1 rametto di rosmarino
Pulite bene la zucca e tagliate la polpa a dadini non troppo grossi.
In un tegame fatela rosolare con la metà del burro a fuoco lento finché risulterà morbida e asciutta. Schiacciate la zucca e lasciatela intiepidire. Lavorate la purea ottenuta con la farina, le uova, 60 g di formaggio grattugiato, sale, pepe e un pizzico di noce moscata.
Dovrete ottenere un impasto abbastanza comaptto con il quale formerete gli gnocchi. Infarinateli e allargateli su un vassoio o sul tavolo da lavoro infarinato.
In un pentolino fate sciogliere il burro con gli aghi di rosmarino.
Cuocete gli gnocchi in acqua bollente salata e scolateli con una schiumarola man mano che vengono a galla.
Servite gli gnocchi conditi con il burro fuso e il rosmarino.
Spolverizzate con il parmigiano rimasto.
(ricetta tratta da "La mia Cucina", n.40, novembre 2001, pag.7)