Ho una buona memoria, e ne vado fiera anche se a volte ciò può costituire un peso.
Stupisco i miei cari perché ricordo attimi dimenticati, ricostruisco aneddoti familiari, rammento fatti che nessuno più ricordava fossero avvenuti.
Per me i ricordi sono tutto.
Ogni tanto vado a rovistare tra le mie scatole del passato, ogni epoca della mia vita ha una sua scatola e a volte più di una: le scuole superiori, le gite scolastiche, l'università, la Spagna, le vacanze da "giovane", gli amori, ognuna di queste scatole contiene di tutto dalle carte dei cioccolatini con data ai fiori secchi regalati in qualche occasione speciale, biglietti, regali, foto, agende, lettere, diari.
Quando li passo in rassegna mi riportano indietro nel tempo, rivivo quei momenti, ricordo quelle persone e devo dire che è sempre una esperienza fantastica, in fondo dentro ognuna di quelle scatole c'è un pezzettino di me, della mia vita, di quella che sono oggi.
Ogni volta mi ripropongo di fare spazio e buttare qualcosa, vado con grandi sacchi neri dell'immondizia, mi dico questa volta ce la farò, butterò tutte le cose inutili, e invece dopo un pomeriggio a smontare leggere e rifare alla fine esco dalla mia soffitta (forse) con un sacchetto della spesa pieno di quello che sono riuscita a selezionare come ormai superato... ma con il cuore gonfio di nostalgia e magari con qualche lacrima accompagnatoria che ci sta sempre bene!
Questo mio attaccamento alle cose e ai ricordi investe tutto il mio modo di vivere, così ho armadi pieni di cose che non metto, e non metterò mai più, ho molti regali ancora incartati, rimasti inutilizzati perché magari non mi piacevano, oppure dovevo trovare il momento per usarli, e questo momento non è mai arrivato!
E in cucina?
Beh, la mia cucina è piena di ricordi a cominciare dal mio ricettario: un'agenda della Iveco del 1982, ero appena un'adolescente e amavo pastrugnare in cucina, adoravo i dolci e avevo molte zie bravissime a pasticciare. Una volta, durante i preparativi per il matrimonio di una mia cugina, la sera ho sottratto il ricettario della cuoca che stava dirigendo i preparativi, ho passato tutta la notte a trascrivere quelle preziose ricette della tradizione sul mio ricettario e la mattina all'alba mi sono precipitata a casa di mia zia prima che arrivasse la cuoca, per farle ritrovare il suo quaderno esattamente dove l'aveva lasciato!
Bisy lo odia il mio ricettario, dice che è troppo sconclusionato e forse devo dargli ragione: a volte non riesco neppure a ritrovare le ricette, però mi acccompagna da tanto e non lo posso abbandonare! La cosa bella è che, proprio per preservare i miei ricordi culinari, spesso riporto sul mio librone le ricette accompagnandole con il nome delle persone che me le hanno date, perchè così so che posso identificarle esattamente e non rischio di confonderle con altre. Così, sfogliando la mia mitica agenda iveco, si può trovare tortina nonna Immacolata, crostata Marcello, ciambellone zia Ines, torta sfrigoiata di Zena, pasta frolla di Alessandra, rustico Raffaella, ecc.
È bellissimo!
Quando dopo tanto tempo vado a rifare le ricette il ricordo va inevitabilemente alla persona, e se questa non c'è più, il ricordo è ancora più tenero.
Come degna conclusione, prendendo spunto da una di queste "ricette dei ricordi" che ho preparato in questi giorni, vi lascio la ricetta: sono perfette per l'aperitivo o per una festa di compleanno.
I preferiti di Risy...
Musica:
Pino Daniele, Renato Zero, Ligabue, F. De Gregori, e poi musica Jazz, soul, blues, Bossa Nova.
Libri:
La Casa degli Spiriti, Siddartha, Il codice da Vinci, La Casta, i romanzi di Sveva Casati Modigliani, Al di là del bene e del male, Il signore delle Mosche.
Film:
Tutti quelli del mitico Totò, del grande Pedro Almodavar, Il Signore degli Anelli, Ti presento Joe Black, Philadelfia, Via col Vento, C'era una volta in America, Chocolat. Le serie TV: Alias, Una mamma per amica, Grey's Anatomy, Dr House.