Grande festa d'estate
Se non fosse stato per quello spicchio di sole che per grazia del cielo è
apparso ieri sulla nostra città, a giudicare dalla settimana pivosa che l'aveva
preceduta, questa festa d'estate sarebbe stata proprio fuori luogo...
E invece, fuori da ogni più rosea aspettativa, la giornata è riuscita benissimo.
Un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) di cui siamo simpatizzanti, ci ha invitato a trascorrere
una giornata in una cascina in provincia di Como, per la tradizionale festa d'estate.
L'atmosfera davvero pittoresca, una cascina all'interno di un parco naturale, i campi coltivati
con agricoltura biologica, un allevamento di un milione? Non so ma tantissime galline ovaiole,
grandi prati verdi e tanta bella gente volenterosa che ha cucinato, preparato e dispensato i pasti,
consumati per i più organizzati su tavoli e sedie pieghevoli, per i più sprovveduti
come noi distesi sui prati, che per quanto piacevole come sensazione, erano tuttavia ancora bagnati,
ma ci si adatta a tutto.
Una chitarra che suonava musica popolare, tanti bambini che correvano scalzi giocando e
rincorrendosi o pasticciandosi con mille colori, una miniconferenza con i contadini che faticosamente
conducono questa realtà.
Insomma un piacevole ritaglio di pace e tranquillità lontano dalla frenesia e dallo smog cittadino.
Ora vi chiederete e tutto questo che c'entra con le cibarie? C'entra c'entra...
Il clou della giornata è stata infatti la gara di torte!
Chi voleva poteva preparare una torta e iscriverla al consorso con tre premi:
la più buona, la più bella la più sana.
Io ovviamente non potevo perdermi una simile occasione, e così ho trascorso gran parte della
settimana a sbirciare ricette e blog, ma soprattutto a sperimentare torte con vani tentativi:
prima ambivo alla più sana, e così mi sono lanciata nella prova di una torta di
grano saraceno e mirtilli, e devo dire senza successo degno di lode, poi allora con la
complicità di un'amica, mi sono lanciata sulla più bella, tale torta di Sant'Antonio,
che doveva essere a forma di fiore molto scenografico.
Ma anche qui qualcosa è andato storto, e così, disperata, mentre sabato pomeriggio ero a casa
della mia amica, ho deciso di andare sul sicuro: una vecchia, buona, tradizionale sacher,
che non delude mai e che può puntare ad essere la più buona.
Così ci mettiamo all'opera.
Tutto sembra andare per il meglio e all'alba delle 23.30 la sacher è pronta per la gara.
Peccato, nonostante un bel 10 assegnato da uno dei giurati, ho totalizzato 44 punti, contro i 46
di una mezza specie di tiramisù che si è aggiudicato il primo premio e anche la macchina
per fare il pane che c'era in palio!
Peccato... oggi devo fare il pane, continuerò ad impastarlo a mano *sigh*!
Comunque vi lascio la ricetta della Sacher di Giuditta, così come l'ho ribattezzata
scrivendola sul mio libro delle ricette.
Sicuramente non vi tradirà mai!
Ingredienti
- 150 gr di cioccolato fondente
- 150 gr di zucchero
- 6 uova
- 100 gr di burro
- 150 gr di farina
- 1 bustina di lievito
- 250 gr di cioccolato fondente per la glassatura
- marmellata di albicocche per farcire